La tecnica di investigazione Georadar utilizza la riflessione di onde elettromagnetiche per l'esplorazione del sottosuolo. La tecnica si basa sull'immissione nel terreno, per mezzo di un'antenna trasmittente, di onde elettromagnetiche con impulsi di brevissima durata (qualche nanosecondo), la cui frequenza centrale è compresa tra 10 e 2000 MHz.
Il segnale riflesso dalle superfici di discontinuità presenti nel sottosuolo viene captato da un'antenna ricevente e registrato dopo un campionamento ad adeguata frequenza. Questo tipo di indagine permette di eseguire rilievi ad alta risoluzione con restituzione grafica in tempo reale di una sezione (tempo-distanza) continua del sottosuolo.
1
Contatti geologici, giunti di stratificazione, piani di fratturazione
2
Cavità naturali (carsiche) ed artificiali (cunicoli, gallerie, loculi)
3
Preesistenze architettoniche interrate
4
Tubazioni di varia natura (cemento, plastica, metallo)
5
i diversi strati di un rivestimento, i tondini di ferro nel cemento armato, etc...
Gli orizzonti e gli oggetti riflettenti possono essere:
Campi di applicazione:
Il Georadar viene adoperato sia sul terreno che su strutture di natura antropica per la soluzione di varie problematiche: